Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 4 marzo 2010 La delibera assunta a dal consiglio comunale di San Lorenzo in Banale alla fine dello scorso anno in merito al possibile sfruttamento idroelettrico del torrente Bondai nell’omonima valletta ad oriente dell’abitato che ospita le frazioni di Moline e Deggia sembra aver escluso definitivamente ogni rischio di nuovo danno ambientale, pur restando al momento in piedi la domanda del CEIS di Stenico volta ad ottenere dalla Provincia la nuova concessione a derivare (già oggetto dell’interrogazione n. 459 del 5 giugno 2009 ”Le Moline: un borgo storico dimenticato e da valorizzare, un progetto di sfruttamento idroelettrico che potrebbe danneggiarlo in maniera irreversibile”). Più volte, però, lo stesso consorzio, che annovera tra i soci il Comune e centinaia di soci ivi residenti, ha manifestato l’intenzione di non procedere all’opera se fosse emerso un disaccordo con la comunità locale. Ha però chiesto legittimamente la possibilità di incrementare la propria produzione nell’ambito delle Giudicarie esteriori attraverso altre autorizzazioni di carattere idroelettrico ovvero un maggior impegno degli enti locali e dei privati nell’ambito del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, in primis il solare fotovoltaico che già vede il CEIS tra i soggetti più impegnati a livello provinciale. Nella delibera, il Comune di San Lorenzo Banale ha invitato il CEIS a ritirare la pratica relativa alla costruzione della nuova centralina; ha proposto alla Provincia ed al CEIS di valutare con il Comune la possibilità di individuare nell’ambito del territorio comunale e delle proprietà immobiliari pubbliche diverse soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili; ha proposto alla Provincia ed a tutti gli altri soggetti potenzialmente interessati – tra i quali la Pro Loco e le altre Associazioni di San Lorenzo, il Parco naturale Adamello-Brenta, l’APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, Hydro Dolomiti Enel Srl, il Museo Tridentino di Scienze naturali, la SAT ed altri – un progetto pluriennale di tutela, ripristino e valorizzazione dell’area Bondai-Moline-Deggia, favorendo azioni di recupero ambientale e di fruizione da parte di residenti ed ospiti. Ovviamente soddisfatti dell’esito del Consiglio comunale sono i membri del Comitato civico nato per difendere e rilanciare il ruolo delle Moline e della valle del torrente Bondai, che ha raccolto oltre 3 mila firme di cittadini contrari alla nuova centralina. Comitato che ha prontamente proposto al Comune, alla Provincia ed a tutti gli altri soggetti potenzialmente interessati una serie di proposte concrete attraverso un nuovo depliant inviato anche alle diverse forze politiche. Tra le iniziative che potrebbero portare ad un rilancio di quest’area vi è il suo collegamento con il nascente Parco fluviale del Sarca, parco naturale fluviale previsto dalla legge provinciale n. 11/2007 sulle aree protette. Il torrente Bondai è infatti un affluente del Sarca ed il suo alveo, ovvero l’intero bacino, potrebbe essere tutelato e gestito attraverso un’attenta forma di programmazione concertata, così come prefigurato dalle nuove aree protette individuate dalla legge provinciale. Essa prevede che i nuovi parchi fluviali siano infatti oggetto della costituzione di una cosiddetta “rete di riserve” e che il progetto sia sottoposto ad un accordo di programma nell’ambito di un protocollo d’intesa tra la Provincia e gli Enti locali competenti, compresi i soggetti potenzialmente interessati che nel caso specifico sono quantomeno il BIM del Sarca, il Parco Naturale Adamello-Brenta, l’Ecomuseo della Judicaria “Dalle Dolomiti al Garda”, l’APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta, il Museo Tridentino di Scienze naturali ed Hydro Dolomiti Enel, nonché diverse altre istituzioni ed associazioni, locali e provinciali (dalla Pro Loco alla SAT). Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. ad accogliere le proposte avanzate nella delibera assunta dal Consiglio del Comune di San Lorenzo in Banale e quelle suggerite dal Comitato civico per la salvaguardia del Bondai al fine di programmare e sostenere un progetto di tutela, recupero e valorizzazione delle peculiarità ambientali, storico-paesaggistiche e turistiche della valle del torrente Bondai, ivi comprese le frazioni Moline e Deggia; 2. a valutare la possibilità di includere il bacino del torrente Bondai e la valle ad esso sottesa nell’ambito del Parco naturale fluviale del Sarca già previsto dalla LP 11/2007, inserendo questo territorio nel progetto di rete di riserve in corso di elaborazione da parte della Provincia e prevedendo adeguate soluzioni progettuali con i relativi sostegni nell’ambito del protocollo d’intesa per l’avvio del nuovo parco. Cons. prov. Roberto Bombarda
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